L’uomo oggi è disorientato, confuso… Perde pezzi quotidianamente e i valori insegnati sembrano non restituire conferme a chi le cerca. La droga rappresenta il Diavolo nella massima espressione.
La droga entra nelle vene e nei polmoni silenziosamente sino ad arrivare al cervello cercando con immagini falsate di regalare giornate finte e nefaste futuri. La soluzione è nascosta nel cuore di queste persone vittime della droga, dovrebbero cercare il paradiso nella quotidianità e capire che se la Vita non gira bene la droga la farà diventare un vortice infernale. Peggiorerà e basta.
Per uscire dalla droga occorre determinazione e sane amicizie, lo stato dovrebbe essere più presente nelle scuole sia per prevenire sia per insegnare e far vedere ai bambini gli sfaceli che la droga porta. Bisognerebbe sostenere tutte le associazioni che si impegnano quotidianamente nella lotta alla droga, compreso la Chiesa dovrebbe contribuire nell’azione di prevenzione. Per chi crede Cristo è un Grande amico e nel silenzio dei cuori può dare un grande sostegno a volte miracoloso… Per chi non crede, esistono gli amici e la famiglia a cui di certo il loro star male non è indifferente. È nel tempo che il mondo sia sano e bello, e visibile e godibile per tutti. Un abbraccio.

Gennaro Longobardi

CronacaonLine.it
Agenzia Sarda di Politica e Cronaca

Articolo del 31/01/2011

Campionato Regionale di Kick Boxing: in 800 giurano di vivere liberi dalla droga

Cagliari, 31 Gen. 2011 – Per il terzo anno consecutivo la Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e la Federazione Kick Boxing Sardegna si sono incontrati per dare forte e chiaro il messaggio di vivere liberi dalle droghe.

Nella mattinata di domenica 30 gennaio si sono svolte le gare valide per il campionato regionale di Kick Boxing ed in questo contesto è stato trovato lo spunto per divulgare l’ideale di una cultura sportiva e, non solo, libera dalla droga. Presenti 40 società provenienti da tutta la Sardegna, circa 300 atleti iscritti e una partecipazione di centinaia di spettatori hanno riempito gradinate e parterre del palazzetto dello sport di Capoterra.

Il filosofo L. Ron Hubbard, fondatore della religione di Scientology, disse: “le droghe privano la vita dalle gioie e dalle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere”. Queste parole, ispiratrici delle attività di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga, sono state lette da il piccolo Martina, Ambasciatrice Cagliaritana della stessa fondazione, che ha rivolto al pubblico una presentazione, mentre il giuramento di non far uso di droghe è stato letto da tutti i presenti.

Un modo efficace di diffondere una cultura che fosse basata sulla libertà dalle droghe e che negli anni ha pienamente dimostrato la propria sensibilità ed attenzione nei confronti di una problematica che coinvolge l’intera società.

I volontari della fondazione hanno distribuito ai presenti migliaia di opuscoli informativi www.drugfreeworld.org al fine di mostrare soluzioni e dati scientifici aggiornati sugli effetti delle sostanze stupefacenti. Maggiori informazioni sugli obiettivi e sulle attività della fondazione su www.scientology.it

 

La società dei nostri giorni sta andando a ritmi incredibilmente elevati. Un bel risultato ottenuto in un momento sembra talvolta dimenticato a causa della sfida che la vita stessa ci propone l’istante successivo. Visto nella maniera giusta questo può essere uno sprone, visto nel modo sbagliato, causa di turbamenti e reazioni a catena che si susseguono determinando fallimenti. Si differenzia da persona a persona.
Le droghe risultano, nella maggior parte dei casi, se non in tutti, un tentativo di fuga da quelle situazioni che ci mettono a dura prova. Chi approccia all’uso di queste sostanze ha un’illusoria sensazione di essersela scampata. Tuttavia quella prova ancora non è stata superata! Si ripresenta, ma ora, proprio a causa delle droghe, le forze sono inferiori, la tolleranza pure e i nervi non reggono. Quell’apparente soluzione assume l’aspetto di una fossa che lentamente diventa più profonda fino ad essere un baratro.
La cronaca di tutti i giorni ci ha abituati a storie che hanno questo copione, tuttavia poche menti prive di decenza continuano a proporre le droghe come soluzione, e attenzione, non ci sono distinzioni di “pesantezza” per quanto riguarda le droghe: conducono tutte alla stessa tragica fine.

Non occorre acquisire tutta la conoscenza che avrebbe un chimico per comprenderne la pericolosità, quanto piuttosto documentarsi e ascoltare le storie di chi ne ha fatto esperienza ora ed paga il caro prezzo delle sue azioni.
Le difficoltà della vita si possono affrontare più facilmente avendo accanto un amico, l’aiuto di un padre, una madre o il proprio coniuge, e per quanto possa sembrare dura, ci sarà sempre occasione di rialzarsi da qualsiasi caduta.

Il mio invito è dunque semplice: Vivi Libero dalla Droga!

Gianni Argiolas
Sindaco di Monserrato

Le droghe sono lo stadio finale della schiavitù delle persone. Quando una persona acquista la droga è già schiavo di una sostanza di cui non può fare a meno e di conseguenza già non è più se stessa. Le droghe non solo sono nocive per il fisico, ma soprattutto per il cervello. Se solo pensiamo ai danni delle sigarette che, nonostante contengano sostanze tollerabili per il corpo, nei pacchetti c’è scritto che uccide, figuriamoci cosa provochino cocaina, eroina, marijuana, hashish e le varie altre sostanze che sono in giro. Il vero danno è da un punto di vista mentale: la droga non fa più ragionare.

Ho esperienza personale con ragazzi tossicodipendenti che si riducono fino al punto da chiedere l’elemosina per potersi comprare la droga. Sono disposti ad umiliarsi per essere arrivati ad un punto di non ritorno: la droga è ormai ospite fisso nelle loro vene.
La cosa ancora peggiore per chi si droga è che finiscono per essere emarginati, le persone intorno stentano ad accettarli perché le droghe che questi hanno preso li conduce ad un punto in cui non riescono a ragionare, la loro mente non funziona più e di conseguenza ogni suggerimento è vano, le persone si stancano di suggerirgli di non fare uso di droghe. Loro non ce la fanno più, sono ridotti ad essere schiavi di queste sostanze.

Per uscire dalle droghe ci vuole tanta volontà da parte di chi è caduto in questa trappola e la cosa che dovrebbero fare è guardarsi intorno e trovare chi intorno a loro è ancora disposto ad aiutare: amicizia e affetto possono essere dei mezzi tramite i quali venir fuori da questo problema.

La droga deve essere rifiutata in partenza perché questa porterà all’infelicità.
La vita libera dalla droga fa sentire realizzati, sani e consente di vivere in armonia e serenità con le altre persone; ti senti padrone di te stesso e realizzato in tutte le attività nelle quali ti cimenti.

Gianni “Coccò” Roccotelli
Calciatore

La droga ti rende pericoloso per gli altri, soprattutto per chi ami… distrugge la tua vita sentimentale ed emotiva, può portarti rapidamente alla morte per cause secondarie insomma perché farsi del male con le proprie mani?!

Ci si gode ogni attimo mantenendo la lucidità… bello o brutto esso sia vale la pena viverlo e sentirlo… trascorrere una serata e il giorno dopo non ricordarsi nulla e per di più stare male può condurre solo alla regressione della persona sotto tutti gli aspetti… sul piano personale ma anche psichico e medico… ho letto Trainspotting tempo fa… un tuffo in un mondo sconosciuto e anche terribile e da cui tenersi alla larga…

Non sono favorevole alla legalizzazione… e tuttavia penso ci sia troppa corruzione e troppi interessi in certi ambienti per riuscire a sconfiggerla… ognuno nel suo piccolo dovrebbe combattere la sua battaglia… omertà e silenzio non devono più esistere!

Enrica Carta
Educatrice e Valletta

Penso sia una grande piaga che ha segnato la vita di tantissime persone al mondo!
Un modo sbagliato per distaccarsi dalla vita reale, dai problemi che ci circondano, invece di affrontarli, essere forti e ragionare con il proprio cervello, l’uso di queste sostanze distrugge psicologicamente e fisicamente! Lo vedo nel lavoro che faccio! La maggior parte delle persone vedono nella droga un modo per distinguersi dalle altre, chi è timido, ha poca vita sociale, crede che con l’uso di questa può cambiare il suo carattere ed essere molto più socievole! Una gran parte delle persone che vanno in discoteca al giorno d’oggi utilizzano quotidianamente droghe leggere e pesanti. Poca gente frequenta i locali solo per la passione della musica, nei giovani d’oggi la droga è vista come trasgressione, l’essere alternativi, un modo per mettersi in mostra! I giovani d’oggi hanno pochi valori, indietro anni luce da come eravamo noi in gioventù.
SÌ alla vita, NO alla droga!
Senza la droga è tutta un’altra musica!
Un forte abbraccio! Alessio

Alessio Prasciolu aka Alex Prax
Deejay / Producer e Manager
della etichetta discografica
Ichnusa Recordings

Ho avuto il piacere di conoscere e confrontarmi con i rappresentanti della Fondazione “Per un mondo libero dalla droga” – Drug Free World, un movimento mondiale che porta avanti campagne di sensibilizzazione contro l’uso delle sostanze stupefacenti. Il loro messaggio è chiaro, “l’arma più efficace nella guerra contro la droga è L’ISTRUZIONE”. I giovani sono quelli più a rischio, una buona conoscenza dell’argomento può aiutarli a prendere le decisioni giuste per il loro futuro. Da Amministratore, ma soprattutto per la mia vita in Polizia, sono molto sensibile a questo argomento e mi sento di sposare in pieno il loro progetto. C’è tanto da dire e tanto da fare, io mi sono messo a disposizione.

Roberto Caredda
Consigliere Comunale di Quartu S. Elena

Parlare delle droghe è un compito difficile. Mettersi in una posizione nella quale si debba suggerire a qualcuno che cosa debba fare della propria vita è difficile. Tuttavia, come possiamo ignorare un problema come questo?

Il mio ruolo di consigliere, sia tra le fila della regione Sardegna che tra quelle del comune di Cagliari, m’investono, nella vita di tutti i giorni, del potere di parlare a nome di altri, delle persone che soffrono, quelle che vivono in condizioni disagiate e di quelle che a causa di circostanze poco fortunate, si ritrovano a combattere in un mondo non loro. Anche questo compito è difficile.

La molla che spinge la volontà di occupare questo ruolo nella società è la responsabilità. Potrebbe sembrare fuori luogo parlarne; in realtà la responsabilità è la chiave di tutto.

Chi finisce nel tunnel delle droghe lo ha fatto per mancanza di responsabilità, dal ragazzo che non ha saputo dire “NO!” al suo amico che gli proponeva il primo spinello, a chi coinvolge altri in questo turbine che altra uscita non ha se non la fine.

“Responsabilità” è la parola chiave perché solo attraverso un comune senso civico atto a rendere noti gli effetti dannosi delle droghe si può dar battaglia a questa piaga, base comune della maggior parte delle attività criminali.

Spogliandomi delle vesti nelle istituzioni e abbigliandomi con quelle di cittadino cagliaritano, mi sento in dovere nei confronti delle generazioni odierne di portare nel mio bagaglio anche il fardello di raggiungere e seguire certe scelte assunte. Il mondo della droga vive negli angoli bui, nelle baracche abbandonate e nell’ignoranza.

La vita libera dalla droga è la porta spalancata del futuro, della possibilità di scegliere per la propria vita e della pura sensazione delle emozioni di tutti i giorni, dall’apatia alla gioia; dall’amore alla timidezza e attraverso momenti più o meno difficili. Insomma, chi è libero oggi lo sarà di sicuro come quell’ultimo pezzo da perdere e il proprio “sé”. Vivi libero dalla droga e godi dei momenti che ogni giorno ti offre con puntualità.

Edoardo Tocco
Consigliere Regionale

Ho accolto con molto piacere l’invito della Fondazione “per un mondo libero dalla droga” nella persona di Nicola U.
Ritengo infatti anch’io, oltre che doveroso fermare l’utilizzo di droghe, ma soprattutto utile informare i più che la droga non debba sulla mente facile. Il fisico ed ha effetti indelebili e, a partire da sé per arrivare ad estreme azioni per avere la droga o continuare a sentire le percezioni che queste sostanze dannose sottopongono al cervello.
Da sempre ogni individuo nasce immerso nei problemi, nel sociale, intendendo valori e soluzioni soprattutto rispetto e amore per se stessi e il prossimo. Approvo e condivido la premessa di NO ALLA DROGA e appoggio apertamente chi lotta per eliminare in maniera più completa possibile questo dannoso “cancro sociale”. Trovo indispensabile la priorità dell’intervento da fare a partire dalle famiglie nelle quali sembra che la comunicazione della famiglia sia carente o, ancor peggio, è carente il problema centrale che è proprio la droga: essa non si trova semplicemente al bar sotto casa, ma ovunque. Le relazioni interpersonali e familiari devono essere forti affinché la tentazione non diventi una via di fuga che sarebbe utile evitare con una certa facilità.
La vita riserva tantissime gioie e occasioni che drogandosi vengono perse inevitabilmente nella monotonia alla quale la droga obbliga con il fatto portato all’estremo. Dalla vita e dall’amore si costruisce. Le cose si devono vedere tutte in positivo ed è per questo che giochi e droghetti e sport, si è un tanto amare per la vostra persona.

Francesco Pandolfi
Maestro di difesa personale e di Kung fu